Omaggio a Perugino. Indagini e restauri

Sin dalla fase di progettazione dell´esposizione “Omaggio a Perugino” si è avvertita l´esigenza di realizzare due quaderni distinti collegati all´evento che ha caratterizzato il 2023 nella Pinacoteca Diocesana di Senigallia. Due diverse finalità, infatti, hanno orientato il piano globale dell´opera; il primo volume ha voluto fornire la lettura storico - artistica della Pala di Senigallia, espressione di un autore, Maestro del Rinascimento, colto al culmine della sua carriera. Si è così inserita la preziosa tavola nel percorso ideato come “omaggio” a Pietro Vannucci fra quelle opere che fornivano una migliore lettura del “Misericordiae Vultus” caratterizzante l´esposizione senigalliese, che ha potuto avvalersi della presenza di opere sia pittoriche che scultoree, come pure di un´opera fittile. In questo primo testo, anche una appendice con un puntuale riferimento alle altre realizzazioni del Perugino conservate nelle Marche, nell´intento di facilitare un itinerario culturale in regione con le opere dell´artista di Città della Pieve. Diverso, invece, lo scopo di questo secondo quaderno che si presenta e che propone una indagine più marcatamente tecnico – scientifica sulla Pala di Senigallia e su alcune opere scultoree lignee, che per “Omaggio a Perugino” le sono state poste a corredo. Di qui l´esigenza di principiare dall´impegnativo restauro realizzato già nel 2014 alla tavola senigalliese, per riprendere il filo di un primo intervento tecnico che tornava, sotto la scrupolosa direzione della Soprintendenza, ad esaminare una delle più note realizzazioni del Vannucci dopo anni di studi preparatori. Ma anche, alla vigilia dell´Omaggio, le ulteriori approfondite indagini scientifiche condotte dall´Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” sulla Pala di Senigallia, per offrirne una lettura assolutamente innovativa per la ricerca condotta. Ulteriori saggi si soffermano sugli altri articolati interventi di restauro riguardanti alcuni dei manufatti presenti nell´Omaggio a Perugino, per una esposizione che è stata occasione di presentare recenti recuperi alcuni tornati dai laboratori proprio in questo cinquecentenario. studi privati e aule universitarie sono state le fucine di tanta certosina azione di restauro, atto ad impreziosire opere tornate alle loro sembianze originali. Un vivo ringraziamento alle istituzioni non solo scientifiche e culturali, ai restauratori, ai ricercatori a tutti gli operatori per il fondamentale contributo di studio e ricerca offerto.